Q1 2021 - Il Venture Capital italiano accelera: 329m€ per le startup!
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Dopo un ottimo anno 2020, l’investimento venture capital nelle startup italiane decolla! La domanda adesso è: riuscirà a mantenere questa traiettoria?
Questo mese è stato piuttosto intenso per l’ecosistema startup italiano! La storica discussione sulla validità stessa del modello di questo ecosistema ha fatto parlare (e scrivere) moltissimo. A questo proposito, spero che non vi siate persi “La furia dei titani 2.0” su Twitch, tra Riccardo Maggiolo (autore di “Il fallimento del modello start-up”) e Enrico Pandian (autore della risposta a questo articolo)! Ringrazio moltissimo InnovationDudes per questo face-off epico che potete ritrovare qui!
Già da subito, vorrei chiarire questo:
✅ QUI non c’è alcuno dubbio su come l’innovazione e il futuro si svilupperanno: startups are the way to GO!
Adesso che siete stati avvisati, possiamo andare avanti 😉
Sembra che gli investitori siano dello stesso parere. Dopo una crescita annuale media degli investimenti nelle startup nell’ordine del 25% sui ultimi 5 anni, possiamo dire infatti che la dinamicità non si sia fermata, anzi! Più di 329 milioni di euro sono stati investiti nelle startup italiane grazie ad investitori privati sul primo trimestre 2021! (Crowdfunding escluso). Mettendo questa cifra in relazione ai 620 milioni raccolti nel 2020*, siamo in pole position per un’annata record!
Dopo un timido inizio a gennaio, un totale di 68 Startup sono riuscite a convincere vari VCs, CVCs e Business Angels. Ancora una volta, questo numero è impressionante quando lo si mette a confronto dei 120 rounds totali del 2020. Di questi, il 44% sono investimenti inferiori a 500k€ e soltanto il 10% sono di oltre 10m€. 🔎 È importante sottolineare però che quel 10% (6 rounds) ha concentrato il 78% degli investimenti totali, grazie soprattutto ai 175m€ raccolti dal TOP 3, come vedremo più avanti. La mediana si è fermata a 635k€ per questo trimestre, e il valore medio degli investimenti è stato di 5.4m€, cifra influenzata quindi moltissimo dal TOP 3 ancora una volta. 7 round sono rimasti undisclosed.
Molto interessante l’analisi sull’età di queste startup: 16% sono del 2020 e ben un quarto delle Startup hanno 5 anni di esistenza (del 2016). Quando si considerano tutte le startup nate negli ultimi 5 anni, si conta l’81% delle startup che hanno raccolto fondi! La possibilità di ricevere investimenti sembra calare drasticamente una volta superati i 5 anni di vita. La startup più anziana ad avere raccolto fondi questo trimestre è stata Dovevivo, inizialmente fondata nel 2007! 👴🏼
Per quanto riguarda gli investitori, 49% dei rounds hanno incluso dei BAs, e il 58% se si considera soltanto i Seed rounds. Questa cifra indica la grande importanza di questi singoli attori dell’investimento. Senza il loro supporto l’innovazione italiana non riuscirebbe a decollare e, con essa, la futura produttività del paese. Speriamo tuttavia che il Governo riconosca velocemente quanto sia importante favorire questo tipo di investimento e lavori sulla rimozione degli ostacoli che bloccano la crescita di questo settore. Un bel punto d’inizio potrebbe essere rivedere il Decreto attuativo del Decreto Rilancio, che prevede sì un aumento delle detrazioni fiscali dal 30 al 50% per gli investimenti in startup e pmi innovative, ma presenta troppi problemi operativi che vanificano la misura come riporta qui l’Assofintech.
I CVCs invece sono intervenuti nel 22% dei rounds. Sarà interessante seguire l’attività dei CVCs nel tempo: questo numero ci da un’indicazione sul coinvolgimento dei Corporates nell’ecosistema, un elemento fondamentale per lo sviluppo di un sistema innovativo basato sulle startup.
Per quanto riguarda gli investimenti internazionali, sono ancora poche le startup italiane che hanno ricevuto fondi provenienti dall’estero: questo trimestre sono solo 9.
TOP 3 degli investitori più attivi
Un importantissimo supporto è venuto direttamente da istituzioni ed enti “pubblici” italiani che sono intervenuti nel 37% dei rounds. Un particolare applauso va a CDP che si afferma come 1° investitore in startup in Italia! 👏👏La sua importante azione di co-investimento ha permesso ad altri investitori privati di favorire lo sviluppo di ben 23 startup, per un totale di più di 21m€.
LVenture è stato il fondo di venture capital privato più attivo in questo trimestre, con 8 investimenti, intervenendo in round seed principalmente inferiori a 500k€ (tranne per Fitprime e probabilmente Drexcode - che ha raccolto un round undisclosed). Un’attività quindi, da vero capitale di rischio, affiancandosi enormemente a CDP e BAs (IAG in particolare, sui suoi 3 investimenti).
Al terzo posto troviamo altri attori ben noti provenienti dal settore venture capital, come A|Impact, BHeroes, IAG — Italian Angels for Growth, 360 Capital e Primomiglio, con ciascuno 3 investimenti in Startup. È importante notare che mentre i primi 3 sono piuttosto seed investors, Primomiglio e 360 Capital hanno partecipato al Series C di Everli, Casavo o Cortilia, che si sono aggiudicate rispettivamente 85m€, 50m€ e 34m€.
Ripartizione geografica
Guardando le regioni di origine delle startup che hanno raccolto fondi, è ovvia la supremazia della Lombardia in quanto ad attività venture capital. Questa regione ospita 31 delle 68 startup che hanno fatto un round e, insieme, hanno raccolto un impressionante 296m€. Questo rappresenta ben il 90% degli investimenti totali!
Anche se CDP, tramite il suo programma Seed per il Sud (interessante questo e questo articolo a tal proposito), è intenta ad affrontare parte del problema, è tuttavia chiaro che tantissimo è ancora da fare da questo punto di vista. Dinamizzare tutta l’Italia è un obiettivo importante dei poteri pubblici che non si può più limitare a mezze misure. Credo che questa però sia una riflessione per un altro articolo 😉
Le altre due regioni che hanno dimostrato una certa attività questo trimestre sono il Piemonte e il Lazio, con rispettivamente 9 e 8 investimenti, per un totale di 17.5m€ raccolti.
STARTUP: IL TOP 3
Everli 🛒
Meglio conosciuta sotto il nome di Supermercato24, la startup milanese nata nel 2014 ha chiuso qualche giorno fa il round più importante nella storia dell’ecosistema startup italiano. 100 milioni di dollari (85.2m€)! Un serie C incredibile guidato dal belga Verlinvest e con la partecipazione di Luxor Capital, FITEC, Innogest Capital, dell’italo-francese 360 Capital, dei francesi C4 Ventures e Convivialité Ventures, e dei british DN Capital e DIP Capital. La marketplace per la spesa online ha come obiettivo di accelerare la sua internazionalizzazione e con questo aumento di capitale ha ora la possibilità di imporsi come la referenza su questo settore. 🌍
Casavo 🏡
#PropTech #Immobiliare #InstantBuying
Piattaforma PropTech nata nel 2017 e leader di mercato sul settore dell’Instant Buying immobiliare, Casavo ha chiuso a metà marzo un nuovo round da 50 milioni di euro, a cui si aggiungeranno 150 milioni in linea di credito da parte di Goldman Sachs. Questi 200 milioni rappresentano il round di finanziamento più grande nella storia delle startup italiane. L’investimento è stato guidato da Exor (Famiglia Agnelli) e include diversi VC funds tra cui l’americano Greenoaks Capital, i tedeschi Project A Ventures e Picus Capital, lo spagnolo Bonsai Partners, l’italo-francese 360 Capital, e P101. Questa Series C porta il totale raccolto dalla startup a 385 milioni dal 2017 ad oggi tra equity e debito! 🚀
Scalapay 💳
#Fintech #BuyNowPayLater #Retail #Ecommerce
FinTech milanese nata nel 2019, Scalapay offre un modello win-win per clienti e commercianti: il “compra ora paga dopo”. La sua technologia è compatibile con tutte le principali piattaforme di ecommerce e sistemi POS, consentento ai commercianti di offrire questa nuova esperienza al checkout con un semplice plugin. Scalapay ha concluso il suo primo round da 40 milioni di euro! Gli investitori sono l’inglese Fasanara Capital, l’americano Baleen Capital e il family office italiano Ithaca Investments. Questo investimento darà la possiblità a Scalapay di crescere in Europa e competere con altre startup che hanno da poco raccolto anch’esse decine di milioni! (Klarna, Alma, Pledg, etc.) Questo segmento è SUPER HOT 🔥
Al di là del TOP 3, e nella scia dell’investimento in Everli nel settore della spesa online, un pensiero va a Cortilia 👨🌾 che vuole valorizzare la filiera corta tramite un modello di consegna a domicilio della frutta e verdura. Dopo i 8.5m€ che aveva raccolta in 2019, è riuscita questa volta a chiudere un round da 34m€ e ad aggiudicarsi il quarto posto. È importante notare che Cortilia si è trasformata allo stesso tempo in una Società Benefit, confermando il proprio impegno a creare un mondo migliore! 🌱 L’obiettivo è di dare la priorità alla sostenibilità socio-economica e ambientale creando un’impresa che metta il bene comune al pari dello sviluppo aziendale! E brava la team Cortilia! ♻️
I settori più attrattivi del trimestre
Questo trimestre ha fatto emergere la HealthTech come il settore più ambito dagli investitori, con 9 investimenti e 13m€ raccolti. Una sola Biotech presente (Enthera), ma 2 startup di telemedicina (Areamedical24 e Doctorium) e 2 MedTech (Bionit Labs e Euleria). In più dell’ hardware di queste Medtech, la principale tecnologia usata nel settore è stata l’IA, come per SurgiQ e DeepTrace Technologies.
Il settore Retail ha anche lui attratto molti investitori, con 8 rounds per 124m€ investiti! Ovviamente, l’attività di delivery è quella che spicca questo trimestre nel settore, con Everli e Cortilia. Oltre a questo, notiamo che l’e-commerce e la vendita online è onnipresente. Startup come Armadioverde, HiNelson, eShoppingAdvisor, Sellrapido o Bike-room.com ne sono la prova. Diversa e interessante è la proposizione di valore di Competitoor che utilizza l’IA per ottimizzare la price strategy.
Al terzo posto troviamo la PropTech, con 8 investimenti per un totale di 92m€. Chiaramente tirato su da Casavo e da startup nel co-working/co-living space (Dovevivo con 30m€ e TalentGarden con 9.2m€), una parte degli investimenti sono stati anche indirizzati a Startup presenti nell’ambito dei nuovi materiali (Mogu e Ricehouse).
Conclusioni
La prima cosa da dire per concludere quest’analisi è:
👏 Congratulazioni!👏
Congratulazioni a tutti voi imprenditori che siete riusciti a convincere degli investitori a seguirvi nello sviluppo della vostra avventura! Sappiamo tutti che creare la propria azienda non è facile. Crederci ogni giorno, lottare per il successo, gestire le montagne russe emozionali del day-to-day non è da tutti. Se qualcuno crede in voi, come per esempio quel o quei investitori che hanno deciso di accompagnarvi in questa ardua missione, vuol dire che ve lo siete meritati. Quindi…giù il cappello! Vi auguro di spaccare e un domani di ricordarvi del percorso fatto: magari la prossima volta sarete voi ad aiutare un altro imprenditore nella sua avventura 😉 L’Italia ha bisogno di figure imprenditoriali che inspirano! E che aiutino l’ecosistema a crescere!
Per le altre startup vorrei dire:
“Queste cifre non significano niente”
Una media o un totale non dovrebbero mai distrarvi dal vostro obiettivo. Concentratevi sul vostro prodotto, parlatene il più possibile alle persone che incontrate, accogliete i feedback a braccia aperte, trovate clienti, utilizzatori! Queste sono cose che aiuteranno a far crescere la vostra impresa o il vostro progetto. E si trovano allo stesso livello di importanza dei capitali. Magari, il prossimo trimestre sarà di voi che parlerò in quest’analisi! Oppure no…: è da ricordare che fare un aumento di capitale non è l’unica via del successo, anzi! 😉
Congratulazioni anche a tutti voi investitori, che avete in qualche modo sostenuto quest’ecosistema nella sua crescita! È importante ricordare che il valore aggiunto che offrite è necessario per lo sviluppo del Paese! Siamo tutti ben consapevoli che c’è ancora tanto da fare, che un enorme vuoto è ancora da colmare sotto tanti aspetti. Non voglio soffermarmi qui sulle tante problematiche che impediscono le nostre startup di nascere (purtroppo un recente esempio qui), di crescere, sulle barriere che minano l’utilizzo delle risorse presenti in Italia, o l’afflusso di capitale internazionale…
Da molto tempo abbiamo capito che non è alla Silicon Valley che dobbiamo rapportarci, e molti fanno riferimento alla Francia come modello da seguire. Per rimettere in prospettiva l’ottimo risultato Italiano di questo trimestre (329m€), vorrei far notare che le startup francesi, soltanto a gennaio di quest’anno, avevano già raccolto ben 629m€! 🤯
Alla luce di quanto è successo nel 2020 e dei risultati di questo primo trimestre 2021 però, voglio essere ottimista! E il mio ottimismo si rafforza quando vedo iniziative come quella della defiscalizzazione degli investimenti (non molliamo! 😉), il contributo di CDP e l’azione del Fondo Nazionale Innovazione, il lancio della Fondazione Enea Tech (qui potete ritrovare l’ottimo articolo scritto dalla dream team Enea Tech), l’emergenza di tante strutture a supporto dell’ideazione o dello sviluppo delle startup, etc.
Accolgo anche con grande aspettativa l’implementazione del Recovery Plan che a suon di miliardi dovrebbe aiutare l’Italia a digitalizzarsi e diventare più innovativa e sostenibile! 🙏
Soltanto azioni come queste ed altre ancora potranno mantenere l’Italia in gara e favorire la sua competitività! È ormai chiaro che l’innovazione, i nostri grandi corporates, e lo sviluppo del paese stesso dipendono da come aiuteremo l’ecosistema startup a crescere.
Rimbocchiamoci le maniche quindi: è questo il momento giusto!
Se vuoi sapere come tutto questo va a finire, follow: https://www.linkedin.com/in/alexandrelarose/ 😉
*Tutti i dati corrispondenti al 2020 provengono tra 3 diversi studi: lo studio StartupItalia, l’EY Venture Capital Barometer 2020, il VC Snapshot Italia 2020 di Cross Border Growth Capital. Per facilitare la lettura di questo articolo, ho fatto la media delle cifre presenti in questi papers. Ad esempio, per il totale degli investimenti 2020 che ho indicato essere di 620m€: 729 milioni per StartupItalia, 569 milioni per EY, e 554 milioni per CBGC.
Questo articolo è nato semplicemente dal mio interesse proprio per l’ecosistema startup italiano e il mondo del Venture Capital. Non sono giornalista e i dati raccolti sono il frutto di una ricerca personale. Bensì provo a raccogliere tutte le informazioni al meglio delle mie capacità, quest’attività non è semplice e sono totalmente consapevole che alcuni round mi possano essere sfuggiti. In più, le informazioni stesse che si trovano possono essere talvolta discordanti. Vi prego di scusarmi per questo margine di errore. 😉